I disegni di L: nuovi mezzi di espressione a portata di pennello

Continuano i raccontri delle storie dei ragazzi e delle ragazze che frequentano Terapia Instrada e i laboratori della STAV: uno dei tanti modi per decrivere il nostro lavoro e i risultati che cerchiamo di ottenere, giorno dopo giorno.

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Soprattutto all'inizio, la vita di L. non è stata semplice. Le cose, a scuola e nei rapporti con gli altri bambini, non le venivano mai particolarmente facili. Aveva difficoltà a relazionarsi e anche semplicemente a esprimersi. L. ha seri problemi di comunicazione. E, purtroppo, i genitori non la aiutavano: spaventati, pretendevano da lei cose che non era in grado di fare.

La storia di L. è progressivamente cambiata quando, con il sostegno della Fondazione Augusta Pini, ha cominciato a esprimersi attraverso colori e tratti. La prima volta ha disegnato un albero, un melograno, nel minimo dettaglio di ogni foglia, ogni venatura. L. aveva iniziato ad aprirsi, a comunicare. L. non solo è un talento, ma è soprattutto una persona che può avere una vita come molti, frequentare gli amici e trovare un lavoro.

In molti casi, le persone con difficoltà come quelle di L. possono riuscire a fare tutto questo se si è in grado di entrare in contatto con loro. L'arte è uno dei mezzi che può essere utilizzato per trovare una relazione, e qui in Fondazione gli insegnanti di disegno, che lavorano insieme a psicologi e psicoterapeuti, ne sono pienamente consapevoli.

Dove c'era mutismo e chiusura, ora in L. ci sono sorrisi e capacità di fare. Il disegno le ha fornito un mezzo di espressione diverso. Ha scoperto che può comunicare e che farlo è bello. Parla ancora poco, è vero, soprattutto con gli estranei, ma questo non fa di lei una persona esclusa dalla società. Piuttosto, ha intuito che disegnare è un’opportunità non comune di raccontarsi e di raccontare il mondo intorno a sé, proponendo una sensibilità fuori dal comune. L'anno scorso L. ha prodotto i suoi primi lavori collaborando con uno studio grafico: e questo è solo l'inizio.

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