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08/03/2018 | News

Un sorriso per tutti: C., il rap e le piccoli traguardi di ogni giorno

Alla scoperta dei ragazzi che frequentano i nostri servizi e delle loro storie

Un sorriso per tutti: C., il rap e le piccoli traguardi di ogni giorno

Continuano i raccontri delle storie dei ragazzi e delle ragazze che frequentano Terapia Instrada e i laboratori della STAV: uno dei tanti modi per decrivere il nostro lavoro e i risultati che cerchiamo di ottenere, giorno dopo giorno.

<< Un sorriso per tutti: C., il rap e le piccole scoperte di ogni giorno >>

C. ha 16 anni e studia all’istituto professionale, è in quarta superiore.

C. sorride. Ha una parola per tutti, quando entra in una stanza si preoccupa di salutare sempre chiunque ci sia, presentarsi a chi non conosce, essere gentile. È un ragazzo che il duro lo fa solo quando canta, quando attraverso il rap cerca di raccontare chi è, come si sente, come si vede e come vorrebbe essere visto.

C. per la musica ha una vera passione: i suoi pezzi li compone e, ultimamente, li arrangia anche. Si occupa dei videoclip: pensa alle scene, le gira e contribuisce al montaggio.

C. è arrivato in Fondazione nel marzo del 2014: un ragazzino di 14 anni seguito dalla Neuropsichiatria infantile, abitudinario e ansioso, insofferente ai cambiamenti e con un rapporto complicato con il proprio corpo. Come tanti alle sua età, certo, ma lui un po’ di più. Il rapporto di fiducia che si è riuscito a creare da subito con gli operatori è stato la chiave di volta per creare un rapporto solido, fatto di rispetto e stima, consigli e supporto. La musica, inizialmente elemento di sfondo, è diventata non solo uno strumento di lavoro e confronto, ma una vera ambizione.

Il percorso di C. è ancora lungo, ogni fase di vita sarà una scoperta, una messa alla prova a volte difficile da superare. Ma oltre alla musica e alla voglia di farcela, C. ci mette un’attenzione all’altro e una profondità di pensiero che alla sua età proprio non ti aspetti.

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