La fondazione  La storia

La fondazione Augusta Pini

La storia

 La “Fondazione Augusta Pini ed Ospizi Marini Onlus” con sede in Bologna, Via De’Carbonesi n°5, trae origine dalla fusione tra la “Opera Pia degli Ospizi Marini" per i fanciulli scrofolosi della città e provincia di Bologna costituita il 30 giugno 1874 ed eretta in ente morale con R.D. 9 luglio 1876 e la “Opera Pia Sanatorio Educativo Augusta Pini” fondata con disposizione testamentaria del Sen. Avv. Enrico Pini del 15 luglio 1920 a perpetua memoria della figlia Augusta prematuramente deceduta all’età di 5 anni ed eretta in ente morale con R.D. 1 dicembre 1920.

Con decreto del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna del 28 settembre 2004 veniva accolta l’istanza formulata dal Comitato di Fondazione di trasformare la IPAB, e quindi l’ente pubblico, in soggetto di diritto privato, iscrivendo la Fondazione nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche di diritto privato.

L’"Istituto del Buon Pastore" viene fondato da Don Giuseppe Pini nel 1854 con l’intento di accogliere donne che rischiano la prostituzione nella città di Bologna. Le prime educatrici dell'istituto sono le suore dell'Ordine del Buon Pastore. Da qui il nome dell'ente.

Nel 1885 con Regio Decreto la Fondazione viene riconosciuta come Opera Pia.

L'assetto dell'Ente rimane praticamente immutato fino al 1968, quando la Madre Superiora introduce dei tecnici laici nel gruppo di lavoro.

Tra il 1970 ed il 1975 l'Istituto si trasforma con la costituzione di gruppi appartamento e con la sua progressiva laicizzazione che sfocia nella chiusura della collaborazione tra Ordine religioso ed Ente.

Si costituisce l'equipe degli operatori che gestiscono il passaggio complesso da istituto a gruppo-appartamento.

1980/1982 – L'osservazione del mutato assetto delle giovani alle quali è indirizzato il lavoro induce ad ipotizzare un intervento di tipo preventivo. Si ipotizzano quindi progetti per bambini ed in particolare strutture semi-residenziali che non impongano un distacco dalla famiglia, si apre l’accoglienza anche a bambini di sesso maschile.

Nel 1994 vi è la trasformazione definitiva dell'Ente. L'incontro con l'operatività clinica del sapere psicoanalitico, prodotto dalla riflessione sull'opera di Sigmund Freud e Jacques Lacan, induce un nuovo modo di fare équipe. Da qui in poi l'équipe di lavoro dell'Ente si ispira all'esperienza dell'Antenne 110 istituzione belga dedicata al trattamento di bambini autistici e psicotici.

Il 15 Ottobre 2007 l’ente diviene soggetto di diritto privato.

Un felice incontro: la fusione

Nel 2004, la consigliera Mara Mengoli, si fa portavoce presso il CDA della Fondazione Augusta Pini, della necessità dell’Istituto del Buon Pastore di reperire un immobile in Bologna per poter portare avanti la propria attività, altrimenti destinata alla chiusura. La Fondazione acquisterà allo scopo, la sede di via dello Scalo 14, concedendola in comodato gratuito al Buon Pastore. Nasce il centro I DUE PINI, dall’omonimo cognome dei due rispettivi fondatori.

Nel 2005, il nuovo Presidente eletto, Giorgio Palmeri, decide di intensificare i rapporti con lo staff tecnico dell’Istituto del Buon Pastore, avendone riscontrato la serietà professionale e le potenzialità inespresse. La successiva intensa collaborazione tra i due Enti e la passione condivisa per la causa comune, porterà il CDA a maturare la decisione di rendere operativa la Fondazione Augusta Pini tramite una gestione diretta di servizi e attività, operando il 1’ Gennaio 2010 una fusione per incorporazione del Buon Pastore.

Le finalità perseguite

La Fondazione persegue esclusivamente finalità di utilità sociale senza scopo di lucro e l’oggetto è rappresentato dallo svolgimento di attività nei settori dell’assistenza sociale e socio-sanitaria e dalla beneficenza, dirette ad arrecare benefici a bambini e ragazzi di ambo i sessi sino al diciottesimo anno di età, in situazione di difficoltà per condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.

In particolare, scopo della Fondazione è di assistere bambini e ragazzi, particolarmente se in condizioni economiche svantaggiate, che si trovino in situazioni di devianza o di emarginazione sociale o di disagio familiare o di svantaggio fisico e psichico al fine di prevenire, attenuare o rimuovere lo stato di bisogno in cui versano.

A tal fine la Fondazione promuove, finanzia od attua, anche in collaborazione con altre istituzioni ovvero sulla base di apposite convenzioni da stipulare con Enti pubblici e soggetti privati, programmi ed iniziative mirate a:

  • affiancare e sostenere l’azione dei nuclei familiari per consentire il mantenimento o promuovere il reinserimento dei bambini nelle rispettive famiglie;
  • promuovere, agevolare e sostenere l’inserimento dei bambini in altre formazioni sociali;
  • intervenire a sostegno dei bambini e ragazzi portatori di handicap e delle loro famiglie per agevolarne l’accesso a trattamenti diagnostici, curativi e riabilitativi specializzati;
  • istituire strutture residenziali o semi-residenziali per l’accoglienza ed il sostegno bambini e ragazzi in situazioni di disagio per quanto riguarda la salute mentale e per le condizioni economiche e sociali della famiglia di origine.